Cosa distingue un volante da corsa per pc mediocre da uno eccellente? Il force feedback

Come si può dedurre dalla guida disponibile su questo sito online dedicato, i volanti da corsa per pc possono essere mediocri o eccellenti. Cosa li rende tali? C’è un aspetto che rappresenta lo spartiacque fra una qualità scadente e una superlativa, si chiama force feedback e si può tradurre letteralmente come ‘ritorno di forza’. Di cosa stiamo parlando? In parole povere, è una tecnologia che rende più o meno realistica la simulazione di guida. Quanto più un volante da gaming è in grado di farvi provare la ‘realtà’ della guida e più alte sono le sue prestazioni, da intendersi come metro qualitativo nella sua valutazione. In pratica, dalle performance del force feedback dipendono le prestazioni di gara e la veridicità della corsa, anche la sensazione di aderenza all’asfalto o la simulazione di un testacoda in curva, per non parlare della velocità che fa un’enorme differenza in una competizione agonistica, soprattutto sulle piste di Formula Uno.

A seconda di come risponde il volante, della sua durezza o malleabilità, si potrà vincere o perdere, come su strada, impattare con un altro veicolo, sgassare su sterrati polverosi, osare con l’acceleratore come non si può (e non si deve!) fare dal vivo. Il force feedback cambia da volante a volante e ne rappresenta l’imprinting, la sua essenza ogni qual volta viene messo alla prova. Più alta è la sua resa e più totale sarà l’esperienza immersiva del gamer nel gioco di racing e nella guida simulata. Come pochi giochi, i videogames di racing danno la possibilità al player di mettersi alla prova, di sfidare avversari virtuali sfidando nel contempo sé stesso. Grazie a questo input e alle prestazioni di un buon volante da corsa l’esperienza virtuale si mischia alla realtà.

L’ambito del racing gaming è uno dei pochi a dare questa scarica adrenalinica a chi si immedesima nei campioni delle quattro ruote, alla guida di fuoriclasse in gara su tornei di cui si è solo sentito parlare al tiggì. Partecipando a questi giochi si diventa protagonisti e con l’ausilio di queste periferiche la simulazione acquisisce una valenza realistica che avvicina l’esperienza di guida a quanto si prova dal vero. Si accelera, si frena, si curva, si inverte la marcia, si sorpassa, si vince. Già, si vince. Ed è qui che l’adrenalina dilaga e per un attimo ci si sente Villeneuve.